CONTRO LO SFRUTTAMENTO DELL’UOMO SULL’UOMO
per ricordare i nostri compagni di lavoro e tutti i lavoratori
uccisi in nome del profitto
partenza dal Centro di Iniziativa Proletaria “G.Tagarelli” di via Magenta 88,
Sesto San Giovanni, fino alla lapide di via Carducci
In Italia ogni anno 1.300 lavoratori vengono uccisi sul lavoro. Per l’amianto e altre sostanze cancerogene, altre migliaia sono condannati a morte dalle malattie professionali e si spengono in silenzio.
I responsabili di questi omicidi rimangono impuniti o, al massimo, se la cavano con una oblazione economica.
In questa società l’unico diritto riconosciuto è quello di fare profitti: a questo sono subordinati tutti gli altri “diritti umani”. La salute viene prima di tutto. Noi
lottiamo per la totale riduzione del rischio, perché non esistono soglie di “sicurezza” o di tolleranza alle sostanze cancerogene e ai pericoli che ogni giorno i lavoratori corrono sui luoghi di
lavoro, continuando a pagare un pesantissimo tributo di sangue e di morte.
Per ricordare i nostri morti, contro la logica del profitto che distrugge gli esseri umani e la natura, noi continuiamo a lottare. Basta morti sul lavoro e di lavoro!
La manifestazione sfilerà per le vie del quartiere e si concluderà alle ore 17,30 con un’assemblea aperta presso il Centro di Iniziativa Proletaria in via Magenta 88.
Prima dell’assemblea, in cui prenderanno la parola rappresentanti di altre Associazioni e Comitati provenienti da varie parti d’Italia, il Collettivo Musicale Amianto e Geotermia canterà “La
cooperativa Vapordotti” dedicata alle vittime dell’amianto.
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