Ancora una volta il padrone, sostenuto dal governo, si è avvalso delle “forze dell’ordine” per reprimere i lavoratori dell’ex Ansaldo Breda ora Mangiarotti che manifestavano davanti alla
prefettura di Milano per rivendicare il diritto al lavoro e al salario.
In questo paese chi non accetta pacificamente i sacrifici a vantaggio dei profitti e osa protestare viene visto come un nemico e come tale è trattato.
Ieri è toccato agli abitanti dell’Aquila che manifestavano a Roma essere manganellati, oggi ai lavoratori della Mangiarotti che difendono il posto di lavoro presidiando la fabbrica da mesi con un
grande tendone all’interno del viale Breda In Viale Sarca a Milano.
Portare a casa un salario nella guerra quotidiana fra capitale e lavoro è sempre più difficile e rischioso.
Il governo Berlusconi, amico della Confindustria come quelli che l’hanno preceduto, concede miliardi alle banche, agli industriali e agli speculatori, taglia i servizi sociali, licenzia e
costringe milioni di proletari a fare sacrifici e a vivere ai livelli di sussistenza: sono i lavoratori a dover pagare la crisi e guai a chi si ribella.
Anni passati a delegare ad altri la difesa dei nostri interessi si sono risolti in una rovina: solo con l’unità e la lotta in prima persona di tutti i proletari, è possibile difendere le
nostre condizioni sia di lavoro che di vita.
Solidarietà operaia e proletaria ai lavoratori della Mangiarotti.
Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio
Centro di Iniziativa Proletaria “G.Tagarelli”
Via Magenta 88, Sesto S.Giovanni
mail: cip.mi@tiscali.it
8 luglio 2010
Scrivi commento