CONSIDERAZIONI SULLA DECISIONE DEL GIUDICE RISPETTO ALL'UDIENZA
TENUTASI A BASSANO IL 20/07/2010 PER IL PROCESSO SULLE MORTI DEGLI
OPERAI DELLA EX-GALVANICA DI TEZZE
Il 20 luglio 2010 si è svolta la prima delle tre udienze che avrebbero dovuto mettere la parola fine al processo per l'indagine sulle numerose morti avvenute all'interno della Ex-Galvanica di Tezze sul Brenta. Il giudice, come noto, ha deciso di incaricare periti e medici per eseguire due ulteriori perizie, in quanto, a suo avviso, il caso non risultava decidibile con le carte in suo possesso.
La scelta del giudice Deborah De Stefano di integrare gli atti con nuove indagini medico legali ed epidemiologiche trova da un lato il consenso del comitato, in
quanto questo è comunque un cambio di rotta rispetto alla china che questo processo sembrava aver preso con il rischio di affogare nella calura estiva e passare sotto silenzio, magari con una
sentenza che si preannunciava
già insoddisfacente.
Ma dopo questa prima osservazione viene spontaneo considerare il fatto che sebbene non si sia di fatto tenuto conto della perizia del CTU Clonfero che vergognosamente imputava al
fumo di sigaretta la causa principe per le morti degli operai, il giudice non ha nemmeno tenuto presente le molte perizie, di professori molto conosciuti all'interno della comunità
scientifica (Sarto, Merler, Miedico, Panizza, Levis …), tutte concordi nello sostenere la tesi per cui il cromo esavalente assieme ad altri agenti chimici anch'essi cancerogeni
(Nikel, Cianuro ...) erano le reali cause di morte e malattia all'interno della galvanica. Quindi in realtà non servirebbero altre perizie, basterebbe leggere
attentamente le carte prodotte per capire la verità su quelle molte morti da tumore.
Inoltre la decisione d'integrazione risulta comunque essere tardiva e rischia di portare il processo verso la prescrizione dei reati a causa delle già molte “titubanze”
che ha avuto il tribunale di Bassano del Grappa rispetto a questo procedimento, che, ricordiamo, ha rischiato di essere archiviato (ingiustamente) per ben due volte, se
non fosse stato per la tenacia di alcuni
famigliari assieme al comitato di difesa della salute di Tezze sul Brenta.
Ma tutto questo spreco di tempo quanto è costato alla collettività, molte decisioni, alla luce dei fatti, potevano già essere state prese in precedenza, questo continuo
allungare la minestra fa male al processo il quale rischia di essere archiviato a causa della possibile prescrizione dei reati, sopratutto se le udienze si fissano a distanza di mesi, ma il conto
per la collettività è anche
sicuramente economico.
Il comitato comunque sarà presente fino alla fine di questo processo per ribadire con forza che le morti avvenute nei luoghi di lavoro non sono mai una fatalità.
Si ricorda inoltre che Sabato 24 il comitato ha allestito, in piazza della vittoria a Bassano del Grappa dalle 18:00 in poi, un palco sul quale si esibiranno i “Senza Tempo” con canzoni
di lotta, inoltre vi saranno varie testimonianze dal palco e banchetti informativi.
Comitato di difesa della salute nei luoghi di Lavoro e del territori di Tezze sul Brenta e Bassano del Grappa.
http://SaluteTezze.Splinder.com – e-mail: salute.tezze@libero.it
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