Obbligo vigilanza per tutti componenti consiglio amministrazione
04 novembre, 18:57
ROMA - La Cassazione mette fine allo 'scaricabarile' delle responsabilità per la mancata predisposizione delle misure di sicurezza nelle fabbriche e nei posti di lavoro e afferma che, in caso di violazione della normativa sulla sicurezza, ne risponde l'intero Consiglio di amministrazione, nessuno escluso.
E il principio - pronunciato con riferimento alla responsabilità dei vertici 'Montefibre' dello stabilimento piemontese di Verbania, dove undici operai sono morti per aver inalato amianto - vale anche nel caso in cui le deleghe sulla salute e l'igiene, negli stabilimenti o negli uffici, siano state affidate a un singolo componente.
MORTI DA AMIANTO, SINDACATO SEMPRE PARTE LESA - Quando i morti in uno stesso posto di lavoro sono tanti e si susseguono negli anni, il datore di lavoro responsabile del mancato rispetto delle misure di sicurezza, deve risarcire economicamente anche il sindacato e gli enti di fatto che si occupano di tutelare i diritti e la salute dei lavoratori. Lo ha stabilito la Cassazione - nella sentenza 38991 depositata oggi - confermando il diritto al risarcimento per la 'Camera del lavoro' della Cgil di Verbania e per 'Medicina democratica', costituitesi parte civile nel processo a 'Montefibre' e a 14 dirigenti dello stabilimento di Verbania dove 11 operai sono morti per l'amianto.
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