La lotta dei lavoratori, dei Comitati e delle associazioni delle vittime dell’amianto ottiene un importante risultato.
Sacconi e Tremonti firmano il regolamento sul “Fondo per le vittime dell'amianto”.
“Finalmente il governo e il ministro Sacconi hanno firmato il regolamento per il Fondo per le vittime dell’amianto”. L’ha detto il sen. Felice Casson, vicepresidente del gruppo Pd, intervenendo in aula nel corso della discussione sugli infortuni sul lavoro.
“Il 7 dicembre scorso –ha aggiunto - il Senato aveva invitato all’unanimità per la terza volta il ministro del lavoro e il governo a intervenire il più rapidamente possibile nell'emanazione del regolamento per avviare il Fondo a favore delle vittime dell'amianto. Il ministro Sacconi si era impegnato personalmente affermando che nel giro di pochissimi giorni tale regolamento sarebbe stato emanato e sarebbe stato reso operativo in breve tempo, ma da allora non se ne erano avute più notizie”.
Nuovamente sollecitato dal Senatore Casson, il ministro Sacconi ha finalmente fatto sapere che il regolamento è stato firmato. D’altra parte, erano passati quasi due anni dal termine fissato dal Parlamento per l'emanazione del regolamento ed era necessario dare una risposta alle decine di migliaia i lavoratori in tutta Italia aspettavano notizie in proposito”.
Non conosciamo ancora il testo definitivo e insieme a tutte le associazioni lo valuteremo e decideremo insieme come continuare la lotta per ottenere giustizia per tutte le vittime.
La nostra lotta per la completa bonifica dell’amianto, il rischio zero e la messa al bando di tutte le sostanze cancerogene continua.
Pubblichiamo l’interpellanza del Senatore Casson e la risposta del ministro.
Legislatura 16º - Aula - Resoconto stenografico della seduta n. 484 del 12/01/2011
(Resoconto provvisorio in stato di revisione)
SENATO DELLA REPUBBLICA
------ XVI LEGISLATURA ------
484a SEDUTA PUBBLICA
RESOCONTO
SOMMARIO E STENOGRAFICO
MERCOLEDÌ 12 GENNAIO 2011
(Antimeridiana)
CASSON (PD). Signor Presidente, interverrò su un settore circoscritto della materia, che riguarda l'amianto ed il Fondo per le vittime dell'amianto, ripetutamente sollecitato in quest'Aula. Ricordo che ci eravamo lasciati con il ministro Sacconi il 7 dicembre 2010 dopo che il Senato aveva sollecitato all'unanimità l'invito, accolto dal Governo, ad intervenire il più rapidamente possibile nell'emanazione del regolamento per avviare il fondo a favore delle vittime dell'amianto. Il ministro Sacconi si era impegnato personalmente; proprio in quest'Aula era stato affermato che nel giro di pochi giorni tale regolamento sarebbe stato emanato e sarebbe stato reso operativo in breve tempo. In questo momento, però, non abbiamo notizie e, quindi, stiamo ancora aspettando.
Ricordo che si tratta del quarto intervento per il fondo a favore delle vittime dell'amianto dopo tre atti di indirizzo indicati all'unanimità dall'Assemblea del Senato.
Colgo l'occasione per citare alcuni altri punti relativi al tema delle malattie professionali, peraltro trattato in modo pregevole dalla Commissione nel suo insieme e in particolare, anche poco fa, dal senatore Roilo.
Ricordo come uno dei punti in questione riguardi la tutela della salute dei lavoratori, nello specifico la sorveglianza sanitaria che dovrebbe essere garantita in forma gratuita anche ai lavoratori che hanno cambiato lavoro o sono stati collocati in pensione dopo essere stati esposti all'amianto o ad altre sostanze cancerogene, genotossiche o teratogene.
Altra questione è quella che concerne i controlli e la repressione delle infrazioni della normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro, con particolare riferimento al fenomeno del lavoro sommerso e allo sfruttamento del lavoro minorile. Come ben segnalato dalla Commissione, in proposito si evidenzia la necessaria attività di coordinamento tra tutti gli organi ispettivi. Mi preme sottolineare come, durante l'audizione del procuratore generale di Firenze davanti alla Commissione, il 24 febbraio 2010, sia stata rilevata la diffusa impreparazione della magistratura, requirente e giudicante, per quanto concerne la specializzazione per la trattazione di reati in materia di salute e sicurezza sul lavoro. È stata inoltre segnalata la scarsa diffusione, salvo lodevoli eccezioni, di iniziative di coordinamento tra procure e organi di vigilanza delle ASL.
Anche per conoscenza diretta, rilevo inoltre come vi sia il misconoscimento di una norma approvata dal Parlamento quando si discusse del disegno di legge in materia di sicurezza in senso lato. Avevamo infatti introdotto criteri di priorità per la trattazione di indagini e processi relativi agli infortuni sul lavoro e alle malattie professionali, ma di tale disposizione parlamentare pare che la magistratura, per la gran parte, si disinteressi. Anche questo dato relativo a criteri di priorità va assolutamente segnalato.
Sempre in materia di accertamento e di repressione, evidenzio il tema degli appalti. Vogliamo segnalare, anche con la nostra risoluzione, la necessità di sostenere e di approvare iniziative legislative che aumentino la sicurezza del lavoro nel settore degli appalti e, in particolare, dei subappalti. In tale ambito è assolutamente necessario avere norme selettive e certe per accrescere la qualificazione delle imprese e contenere, nella maniera più ampia possibile, la pratica del subappalto, in particolare non perseguendo il ricorso al massimo ribasso come criterio di valutazione delle offerte, perché è per tutti comprensibile come in tale caso si indeboliscano sicuramente le garanzie per i controlli nel settore pubblico e nel settore privato e, quindi, le norme a tutela dei lavoratori.
Credo sia il momento giusto per invitare, ancora una volta, il ministro Sacconi a dirci qualche parola specifica in ordine al fondo vittime dell'amianto. Sono passati quasi due anni dal termine fissato dal Parlamento per l'emanazione del regolamento e non abbiamo ancora informazioni precise. Sono decine di migliaia i lavoratori che aspettano in tutta Italia notizie in proposito. Confidiamo che il Senato dia nuovamente la spinta politica necessaria e utile al Governo per emanare questo regolamento. (Applausi dal Gruppo PD).
SACCONI, ministro del lavoro e delle politiche sociali.
........Per quanto riguarda l'amianto, ringrazio il senatore Casson, che nella sua attività, professionale prima e parlamentare poi, ha sempre prestato molta e qualificata attenzione al tema dell'esposizione all'amianto di molte lavoratrici e molti lavoratori italiani. Posso dire che anche il Ministro dell'economia ha controfirmato il regolamento relativo al fondo per le vittime dell'amianto che, quindi, diventa operativo. Non è stato facile definire questo testo. Com'è noto, la materia ha dato luogo a molte ingiustizie, determinate talora da sottovalutazione da parte di alcune persone della maturazione del diritto al risarcimento per esposizioni che hanno prodotto danni anche gravi alla salute, ma dall'altra parte abbiamo conosciuto anche molti abusi. Sono infatti in atto inchieste da parte di alcune procure per comportamenti che sono stati supposti come illegittimi da parte di aziende che hanno riconosciuto un certo grado di esposizione all'amianto in funzione di attività di prepensionamento dei lavoratori, con la conseguenza che si sono determinati negli stessi lavoratori diritti oggi difficilmente comprimibili, pur a seguito di comportamenti irresponsabili da parte dei datori di lavoro. Credo che dobbiamo evitare abusi e impropri riconoscimenti di diritti, che sono tali quando davvero si sono prodotte condizioni di esposizione con conseguenze dannose sulla salute delle persone.
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