CONTRO I BOMBARDAMENTI IN LIBIA.
CONTRO TUTTE LE GUERRE IMPERIALISTE.
SOLIDARIETA’ CON GLI OPERAI, I PROLETARI ED I POPOLI SFRUTTATI DEL MONDO.
Ancora una volta le potenze occidentali, dopo aver armato per decenni il governo libico e fatto lauti affari con i suoi dirigenti, intervengono militarmente contro un paese sovrano con la scusa dell’intervento “umanitario” a favore delle popolazioni civili e dei “ribelli”. Gli insorti, guidati dagli stessi ministri e generali fino a ieri fedeli servitori di Gheddafi, sostengono il lancio di missili e bombe “umanitarie” su Tripoli ed altre città della Libia controllate da Gheddafi. La crisi economica mondiale spinge a una nuova spartizione delle zone d’influenza nel mondo e la concorrenza interimperialista acuisce i contrasti e la lotta per accaparrarsi le materie prime, petrolio, gas, acqua, e altro ancora. Il terremoto in Giappone con le sue conseguenze devastanti sulla popolazione, e i danni alle centrali nucleari, con la perdita di sostanze radioattive, avranno ripercussioni anche sull’opinione pubblica dei paesi occidentali.
Questo ha accelerato le contraddizioni ed i paesi imperialisti fanno a gara per arrivare prima alle risorse di questi paesi. Non è un caso che la Francia, il paese con più centrali nucleari in Europa, sia stato il primo insieme alla Gran Bretagna e agli Usa a bombardare la Libia, cercando un “nemico” che distogliesse l’opinione pubblica dai pericoli rappresentati dalla loro politica energetica, nel tentativo di mettere le mani sul petrolio e il gas, distogliendo nel frattempo l’attenzione dei loro cittadini. Nascondendosi dietro la foglia di fico della risoluzione dell’ONU, il governo italiano, il suo presidente del Consiglio fino a ieri maggior alleato di Gheddafi a cui baciava in ossequio le mani, tutta l’opposizione, e addirittura il Capo dello Stato, ancora una volta si sono schierati attivamente dalla parte dei guerrafondai rivendicando la loro parte nella guerra in corso calpestando l’art. 11 della costituzione che recita: L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
Il nostro Comitato, composto da lavoratori e cittadini, che da anni si batte contro i morti sul lavoro e di lavoro, per la messa al bando delle sostanze cancerogene lottando e perseguendo il rischio zero contro i cancerogeni, per il diritto alla salute e alla salvaguardia della natura,
esprime il più totale dissenso dal governo, dal parlamento e dal Capo dello Stato.
Contro tutte le guerre, in solidarietà al lavoratori e ai popoli di tutto il mondo, saremo presenti a tutte le manifestazioni contro questa ennesima barbarie.
Comitato Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio
Sesto S.Giovanni, 22/03/2011
c/o Centro di Iniziativa Proletaria “G.Tagarelli”
Via Magenta 88 –20099 Sesto S.Giovanni (MI) tel/fax 02.26224099 e-mail: cip.mi@tiscalinet.it
sito Internet del Comitato: http://comitatodifesasalutessg.jimdo.com
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