Il 19 dicembre 2011 iniziano i processi contro i dirigenti della Pirelli e della Breda Energia.
Lunedì il 19 dicembre al Tribunale di Milano cominceranno due importanti processi, in cui sarà presente il nostro Comitato.
Il primo è il processo Pirelli, davanti alla 6° sezione penale, che vede sul banco gli imputati 11 dirigenti della fabbrica accusati per la morte e lesioni gravi di 24 operai che si sono ammalati di forme tumorali o sono morti per mesotelioma pleurico, per aver lavorato esposti alle fibre di amianto nello stabilimento milanese di Viale Sarca 222 , senza alcun sistema di protezione .
Il reato di omicidio colposo contestato a tutti gli ex responsabili Pirelli è aggravato dalla violazione di alcune normative sulla sicurezza sul lavoro.
In questo processo fra i testimoni dell’accusa a fianco delle vittime e dei famigliari dei lavoratori morti, e il P.M. dott. Maurizio Ascione ci sarà un nostro associato, un ex lavoratore che ha lavorato negli anni 70/80 nello stabilimento di Viale Sarca alla Pirelli Bicocca di Milano.
Il secondo è contro tre dirigenti della Breda Energia di Viale Sarca 336 che saranno chiamati davanti alla 5° sezione penale al 3° piano.
Il datore di lavoro, il delegato per la sicurezza dell’azienda e il medico aziendale della Breda Energia - con sede e unità produttiva a Milano in viale Sarca n.336 - sono stati rinviati a giudizio dal Sost. Procuratore della Repubblica Nicola Balice “per negligenza, imperizia, imprudenza, oltre che per violazione delle norme specifiche”.
I tre dirigenti, Schiatti Marco, Bergna Marco, e il medico di fabbrica Piantoni Pierluigi sono accusati di aver “cagionato al lavoratore R. G., operaio specializzato con mansioni di saldatore, l’aggravamento della condizione patologica di parkinsonismo (diagnosticata al lavoratore sin dal 2000) esponendolo con continuità a fumi di manganese scaturenti dalle attività di saldature”. Inoltre, come specificato dal decreto di citazione in giudizio “omettevano di adottare, pur a conoscenza della patologia lamentata dal lavoratore, le misure organizzative idonee ad allontanare il lavoratore da ambienti interessati da inquinamento di fumi di manganese”
Il lavoratore, che in passato nei capannoni della Breda era stato esposto in modo ultradecennale alle fibre di amianto con certificazione Inail, è stato costretto a lavorare per anni con sostanze cancerogene senza che i datori di lavoro intervenissero sulla salubrità del luogo di lavoro.
Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio
Scrivi commento