Alcune Associazioni e Comitati si sono riunite presso l’Istituto Ramazzini di Bentivoglio (Castello di Bentivoglio, via Saliceto,3) per discutere della creazione di un Comitato Promotore della Terza Conferenza Nazionale sull’Amianto a 3 anni dalla precedente svoltasi a Torino.
SI E' DECISO DI INDIRE UN ULTERIORE SEMINARIO PER IL GIORNO 21 GENNAIO 2012 - ORE 10 - 17, SEMPRE PRESSO IL CASTELLO DI BENTIVOGLIO, AL FINE DI STABILIRE:
- LA DATA DELLO SVOLGIMENTO DELLA CONFERENZA (E’ STATA ACCOLTA LA PROPOSTA DI TENERLA SEMPRE AL CASTELLO DI BENTIVOGLIO)
- LE MODALITA’ DI ATTUAZIONE
- LE RELAZIONI DA RICHIEDERE
- I GRUPPI DI LAVORO DA SVOLGERE
Il punto di partenza sono le precedenti conferenze nazionali (Monfalcone, 2004, Torino, 2009) con gli atti che sono stati precedentemente pubblicati.
La discussione ha riguardato il problema sanitario (al quale si vuole dare una particolare rilevanza alla Conferenza), in relazione alle nuove possibilità diagnostiche e terapeutiche delle malattie asbesto correlate. In particolare si è visto che vi sono buone possibilità di diagnosi precoce del tumore della laringe e del tumore del colon; sui tumori più gravi (polmone, mesotelioma), ci sono progressi per ora non risolutivi. Sulla sorveglianza sanitaria è stata rilevata la disomogeneità degli interventi nelle diverse regioni e si è visto come urgente chiedere con forza al Ministero della Sanità le linee guida opportune da applicare in modo relativamente uniforme in tutto il territorio nazionale. Si è pure discusso delle eventuali sperimentazioni in tema di diagnosi precoce e di terapie per le patologie più gravi, considerando i possibili finanziamenti INAIL e la proposta dell’AMNIL. Esse devono essere svolte con tutti i criteri stabiliti a livello internazionale, evitando quindi di spendere soldi inutilmente, senza conflitti di interesse per chi implementa le sperimentazioni.
Quanto al problema ambientale, fondamentale per la vera prevenzione, si è pure visto come si è lontani dall’attuare un programma di bonifica generalizzato per il territorio nazionale. Ora, nella situazione di pesante crisi in cui ci si trova, considerando l’incapacità permanente e progressiva dell’attuale governo, risulta ancora più difficile procedere. Ne fanno le spese anche le situazioni inquinate da amianto già considerate di interesse nazionale (ad esempio Broni).
Difficile dire che cosa si deve fare se non rivolgendosi, pur con enormi difficoltà, alle Regioni e ai Comuni che ancora si riescono a convincere perché considerino il problema delle bonifiche come prioritario.
Infine ha preso un’ulteriore buona parte della discussione il problema risarcitorio sia dal lato dell’attuazione della normativa sia da quello giuridico, viste la grande vertenzialità in campo sia dal lato amministrativo, che civile e ancora di più penale in atto. Si è visto che nessuna di queste strade deve essere sottovalutata. In particolare si è sottolineata la necessità di non trascurare i ricorsi al giudice del lavoro per la richiesta di risarcimento che non è in alternativa ai ricorsi penali. Chi ha seguito e sta seguendo i più grossi processi in corso, attualmente sono in fase di conclusione, (parliamo di quello delle ETERNIT a Torino e della MARINA MILITARE a Padova, dove le difese stanno cercando di svolgere una durissima azione di demolizione delle prove acquisite dai PM e dalle parti civili) ci si rende conto come si sta giocando uno scontro più generale. La difesa della salute è un principio fondamentale o, adesso, periodo di crisi, è solo una scelta facoltativa?
Da aggiungere come certamente non secondario il tema INAIL: è stato ancora una volta sottolineato come l’INAIL, istituto pubblico con funzione sociale, operi come un’assicurazione privata. I lavoratori, gli esperti che con esso si misurano sono molto delusi, tutt’altro che difesi, piuttosto bastonati… Merita che la Conferenza Nazionale dedichi un apposito gruppo di lavoro sull’INAIL?
Ringraziando per l’attenzione vi chiediamo di fare conoscere la vostra partecipazione, come associazioni, come sindacati, come esperti, proponendo eventuali temi su cui si vuole intervenire.
Si deve sottolineare che la riunione di gennaio non può essere il racconto delle esperienze e delle difficoltà di ciascuna realtà, ma un tentativo di approfondimento dei temi, cercando di proporre delle soluzioni
Per l’AIEA (che temporaneamente coordina i lavori)
Armando Vanotto
Fulvio Aurora, mail fulvio.aurora@virgilio.it
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