Amianto: Pubblichiamo le Risoluzioni approvate il 7 febbraio 2012 al Senato.
Queste risoluzioni impegnano il governo a intervenire sui temi che tracciano le linee guida da seguire per dare risposte adeguate per:
1) - Emergenza sanitaria;
2) - Prevenzione primaria (ambiente);
3) - Aspetto risarcitorio (malattie professionali e benefici previdenziali)
4)- Fondo Vittime Amianto (chiedendo di allargarlo a tutti i cittadini vittime dell'amianto)
Pur non facendoci illusioni e continuando a vigilare e lottare affinché le risoluzioni siano rispettate, riteniamo un fatto molto importante che siano state approvate. Le Risoluzioni impegnano il
Governo a intervenire con un provvedimento legislativo. Dopo l'emanazione del D.Lgs 277/91 veniva
emanata la Legge 27/3/1992 n. 257, che
contiene norme relative alla cessazione dell'impiego dell'amianto. L’applicazione della legge ha tuttavia portato a discriminazioni tra le diverse categorie di lavoratori interessati all'esposizione all'amianto (aspetto
risarcitorio), stabilendo il limite del 15 giugno 2005 per le domande e riconoscendo con gli atti di indirizzo solo alcuni siti e una delle Risoluzioni chiede di riaprire i termini. Anche sui
protocolli di sorveglianza sanitaria si richiede un protocollo unico per tutti.
Inoltre dopo aver verificato che l’INAIL si comporta spesso come un’assicurazione privata tirando in lungo i riconoscimenti di malattie professionali, spesso negandoli, nelle risoluzioni si chiede di semplificare le procedure di riconoscimento e indennizzo da parte dell'INAIL, soprattutto per le patologie più gravi come quelle legate all'amianto e per le patologie cosiddette "non tabellate".
Le Risoluzioni impegnano il governo ad adottare provvedimenti per ridurre il contenzioso dell'INAIL, al fine di favorire la lotta all'evasione e il recupero dei contributi assicurativi non versati dalle imprese; - ma soprattutto, per rafforzare le azioni di prevenzione e contrasto delle malattie professionali, allargando i protocolli di sorveglianza sanitaria a favore dei soggetti esposti, incoraggiando l'emersione delle cosiddette "malattie perdute".
Pubblichiamo in PDF le Risoluzioni
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