Amianto processo Pirelli:
Nuovo rinvio al 22 giugno e nuovo cambio di giudice
Nell’udienza odierna (24 maggio 2012) il giudice Tremolada che era stato designato nella precedente udienza del 19 aprile 2012 come titolare del procedimento in sostituzione del giudice Piffer nel processo che vede sul banco degli imputati 11 dirigenti degli stabilimenti della Pirelli Bicocca di viale Sarca e di Via Ripamonti a Milano accusati di omicidio colposo per la morte e lesioni gravi di 24 lavoratori ha dichiarato (dopo una sola udienza) che è stato a sua volta sostituito. Il Presidente della Sesta Sezione del Tribunale di Milano dott. Tacconi in fase di riorganizzazione della sezione stabilirà poi il nuovo giudice designato che si presenterà in aula il 22 giugno 2012.
Manna che piove dal cielo per i dirigenti della Pirelli sul banco degli imputati che vedono il processo in discesa. Dal 19 dicembre 2011 a oggi sono cambiati tre giudici e il processo non è ancora iniziato, mentre continuano le trattative con l’ASL. L’INAIL, e la Regione Lombardia per accordarsi sul prezzo dei risarcimenti che li convinca a uscire dal processo.
I continui rinvii sono uno sfregio ai morti, ai malati e alla giustizia. Sei mesi di sospensione del processo mentre si mercanteggia sul costo delle vite umane, e l’avvicendamento di tre giudici non è bastato, agli avvocati dei dirigenti Pirelli, per accordarsi sul prezzo delle vite umane e comprare tutte le parti civili.
Inoltre a oggi il Tribunale non ha ancora deciso sull’ammissibilità delle parti civili che si erano costituite nelle precedenti udienze, il “Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio”, Medicina Democratica e l’Associazione Italiana Esposti Amianto.
Noi consideriamo molto grave che le istituzioni (Inail, Asl, Regione) accettino una transazione economica mercanteggiando sulle malattie e sulla vita umana per uscire dal processo. Senza parti civili il processo finirà, anche in caso di responsabilità accertate, con una pena simbolica.
Il processo deve partire. Le trattative private su quanto valga una vita umana le lasciamo ai mercanti di carne umana e in ogni caso possono essere fatte ai margini del processo, nel tempo libero. Il continuo trasferimento dei giudici, i cavilli legali e i continui rinvii servono solo ad avvicinare la prescrizione garantendo l’impunità ai colpevoli e sono una mancanza di rispetto a chi ha perso la vita sull’altare del profitto.
Noi vogliamo che il processo si faccia e ci batteremo affinché gli assassini subiscano condanne e sanzioni esemplari che servano da monito a chi non rispetta le norme di sicurezza, perché sulla salute e la vita non si tratta. I continui rinvii e l’indifferenza rasentano la complicità. A questo punto ci sorge spontanea la domanda, ma il Tribunale di Milano vuole veramente processare i dirigenti Pirelli oppure no?
Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio.
Sesto S.Giovanni, 24 maggio 2012 Per contatti 3357850799
Mail: cip.mi@tiscali.it http://comitatodifesasalutessg.jimdo.com
Scrivi commento