GIUSTIZIA PER I MORTI DI LAVORO ALLA
TRICOM DI TEZZE SUL BRENTA.
“Il fatto non sussiste”: con questa formula circa un anno fa il tribunale di Bassano del Grappa mandava assolti i dirigenti di Tricom di Tezze sul Brenta, un’azienda galvanica nella quale sono morti 14 operai per patologie polmonari correlate all’inalazione delle sostanze cancerogene utilizzate nel processo produttivo, principalmente cromo esavalente e nikel.
Il fatto non sussiste significa che non ci sono malattie professionali e morti di lavoro, cosa invece ampiamente dimostrata, “oltre ogni ragionevole dubbio”, tanto più se si considera che dalla chiusura dell’inchiesta (2006) ad oggi gli ex-operai della Tricom continuano a morire.
La nostra presenza di fronte a questa Corte d’Appello è tesa a rilanciare, in questa sede, la lotta che per anni e anni abbiamo portato avanti affinché si arrivasse a stabilire una responsabilità per quelle morti e quindi finalmente un po’ di giustizia per le vittime ed i loro famigliari.
La sentenza ignobile del tribunale di Bassano si è basata unicamente sul fatto che “gli operai fumavano”: una presa in giro, oltre che una circostanza poco e male verificata, e un pericolosissimo precedente che fa precipitare le condizioni del lavoro in fabbrica e l’attuazione delle necessarie misure di sicurezza.
Chiediamo giustizia, quella che finora non è stata nemmeno sfiorata: troppe le omissioni, i silenzi, i rinvii, le complicità da parte padronale e delle Istituzioni.
Chiediamo che venga riaperta l’inchiesta, chiusa in modo frettoloso e piena di lacune. Chiediamo la sorveglianza sanitaria per tutti i lavoratori Tricom, mai disposta. Chiediamo sicurezza per la popolazione di questo territorio, avvelenata dall’acqua colpevolmente sversata senza soluzione di continuità nelle falde acquifere.
Ottenere giustizia significa condannare i responsabili di questi assassinii, risarcire le vittime e i loro famigliari e poter lavorare in sicurezza, a rischio zero.
Abbiamo negli occhi le immagini agghiaccianti dei capannoni crollati come castelli di carte nelle zone del recente terremoto. Operai trattati come carne da macello, in nome del profitto, qui come in tante parti d’Italia, celebrate coi nomi di altrettante aziende assassine: Eternit, Fibronit, Petrolchimico, Thyssen-Krupp, Eureco, Breda, Ansaldo, Pirelli, Marlane, Goodyear…………
Basta morti sul lavoro, basta morti di lavoro!
Comitato per la difesa della salute nei luoghi di lavoro e nel territorio di Tezze sul Brenta (VI)
Comitato per la difesa della salute nei luoghi di lavoro e nel territorio di Sesto San Giovanni (MI)
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