ILVA TARANTO – si continua a morire per il lavoro.
un operaio di 29 anni di Ilva, Claudio Marsella di Oria (Br), locomotorista, è stato schiacciato mentre agganciava alla motrice dei vagoni, riportando lesioni al torace e la frattura del femore ed morto poco dopo il ricovero in ospedale. L'incidente è avvenuto "intorno alle 8.45 circa, in prossimità del 5 sporgente". L'operaio dipendeva dal reparto movimento ferroviario. Ancora una volta dopo il morto, i sindacati collaborazionisti, complici di padron Riva nel peggiorare le condizioni di vita e di lavoro dei lavoratori, dopo aver versato lacrime di coccodrillo, nel tentativo di salvarsi la faccia hanno subito dichiarato sciopero. Fim, Fiom e Uilm, e le Rappresentanze sindacali unitarie (RSU) di stabilimento, hanno proclamato uno sciopero immediato che terminerà alle 7 di domani mattina Anche l’azienda Ilva contestata da operai e popolazione ha “espresso rammarico”. Come si legge in una nota dell’azienda, la direzione di Ilva di Taranto "nell'esprimere piena vicinanza ai parenti" dell’operaio morto questa mattina, "ha deciso di sospendere le attività dello stabilimento, relative al primo turno, in segno di cordoglio.
Come sempre a raccogliere gli ultimi respiri dell’operaio sono stai alcuni compagni di lavoro che hanno trovato il loro compagno ai piedi di un locomotore vicino a uno dei moli interni al recinto dello stabilimento. Intanto il locomotore è stato posto sotto sequestro per consentire di ricostruire la dinamica. Ora si aprirà l’ennesima inchiesta mentre una famiglia piange l’ennesimo morto assassinato dalla sete di profitto. Con il ricatto del posto di lavoro i padroni risparmiano sulle misure di sicurezza aiutati da un governo che continua ad attaccare i diritti dei lavoratori con leggi a favore delle banche, della finanza e delle imprese. Un sistema capitalista in cui l’unico diritto riconosciuto e quello di fare profitti sulla pelle dei lavoratori e dei cittadini e che riconosce altri diritti solo se compatibili col profitto.
Prendendo a pretesto la crisi economica, i padroni risparmiano anche sulla sicurezza considerando gli operai carne da macello. Il governo Monti- Napolitano sostenuto dal centrosinistra e centrodestra da completa mano libera ai padroni nello sfruttamento dei lavoratori.
Non esiste nessuna “compatibilità” o “coesione sociale fra chi sostiene il profitto dei padroni a scapito della salute e della vita umana dei proletari.
Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio.
Sesto S. Giovanni, 30 ottobre 2012
Mail: cip.mi@tiscali.it http://comitatodifesasalutessg.jimdo.com
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