Non si uccidono così neanche i cavalli?
(e i proiezionisti)
Dal 1 gennaio 2013 l'ippodromo del Trotto a San Siro, ha chiuso i battenti. Domenica 30 dicembre 2012, come ricorda il quotidiano "la Repubblica" di venerdì 28 dicembre, si è svolta alle ore 14 l'ultima gara di trotto, e poi senza grandi cerimonie è calato il sipario. Lo stesso articolo ricorda, "che le prime gare del trotto a Milano risalgono alla fine dell'800, mentre l'ippodromo del Trotto è stato ultimato nel 1925, su progetto dell'architetto ( e non archistar) Paolo Vietti Violi."
Era una fine già annunciata da tempo, i cavalli erano stati sfrattati in autunno dalle loro scuderie, senza poter fare nessuna resistenza allo sgombero, le tribune erano sempre più desolatamente deserte, i grandi media non davano più nessuna notizia su questo sport,tutti impegnati a raccontare le imprese... (e anche ultimamente le loro scommesse) dei dei miliardari del dio pallone.
Quale è stata la causa di tutto questo?
Secondo la società Trenno srl, che gestisce l'ippica a San Siro e responsabile della chiusura del trotto, la principale causa è il calo delle scommesse ippiche (le scommesse ritornano...) stimato in oltre il 25% nel solo 2012. Gli altri killer, sempre secondo Trenno, sono stati il "Ministero dell'Agricoltura e l'Agenzia italiana per lo sviluppo del settore ippico" che, come riportato sempre nello stesso articolo, "ha ridotto il numero di corse in calendario rispetto agli anni precedenti, rendendo più onerosa la gestione dell'ippodromo".
Alla faccia dello "sviluppo"....
Per quanta riguarda i lavoratori del trotto essi saranno ricollocati assieme ai colleghi del galoppo. Di primo acchito sembrerebbe uno dei pochi "successi" della Triplice in tutti questi anni, ma secondo le parole del dipendente e delegato Cgil, "per scongiurare la ventina di esuberi del trotto abbiamo dovuto accettare la cassa integrazione per tutti". In conclusione anche i lavoratori del galoppo saranno coinvolti dalla crisi del trotto.
Purtroppo non sarà ricollocato l'artiere Bruno Amorth,assassinato sul lavoro martedì 4 dicembre 2012, proprio presso la pista del trotto di San Siro, per la precisione la quarta corsa. I media hanno riportato che la causa della morte è stata quella della coda dello auto-starter, la macchina che allinea i cavalli prima della partenza, che ha colpito al volto il povero Bruno. Nessuno si è accorto di tutto ciò, Bruno è stato trovato morto nell'erba, appena fuori dalla pista, solo il giorno dopo con tre corse già ultimate. Sempre i media dicono che Bruno Amorth era solo un ex artiere, ma io mi chiedo “se era solo un ex che ci faceva lì in quel posto”?
Nei giorni successivi, sempre tratto dalle cronache, è stato aperto un fascicolo per omicidio colposo presso il Tribunale di Milano, con tre indagati: lo starter e i due commissari di gara.
Ma cosa accomuna l'emozionante canzone del cantautore milanese Roberto Vecchioni e lo straordinario film sulla grande depressione yankees e dei gringos del Trenta?
Da domani 1 gennaio 2013 anche le due catene di Multiplex "The Space e UCI avranno spazzato via tutti poveri proiezionisti dalle cabine cinematografiche. Cosa è stata la causa di tutto questo? Padronato e Triplice, sulla stessa linea, dichiarano il cambiamento tecnologico, ovvero l'avvento del digitale, con l'assassinio della pellicola. I più fortunati saranno declassati e dequalificati, gli altri saranno messi nelle liste degli esuberi, chiamato gentilmente..outplacement (ma il kapitale quando sarà messo in esubero?).
Comunque Auguri a tutti voi Compagni.
"LA PAROLA COMPAGNI E' UNA DI QUELLE PAROLE CHE CI FA SENTIRE VIVI"
(tratto dal documentario "SENZA TREGUA" che racconta la storia comune di vita e di lotta del comandante Visone e della staffetta Onorina)
Stefano Valsecchi
Operatore (siempre) Patronato Vimercate
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