Pensioni invalidi civili.
Le proteste, la mobilitazione e le pressioni degli invalidi e delle associazioni fa fare dietrofront Inps.
Gli Assegni agli invalidi civili al 100% nuovamente calcolati senza il reddito del coniuge.
Ancora una volta la mobilitazione ottiene risultati. Le proteste hanno costretto l'Inps ha ritirare il provvedimento precedente contro gli invalidi. Ora sia per la liquidazione dell'assegno d’invalidità civile parziale, sia per la pensione d’inabilità si continuerà a far riferimento al reddito personale dell'invalido e non anche a quello del coniuge. Il limite di reddito da non superare che l'Inps fissa per le invalidità civili è di 16.127.30 lordi per il 2013.
Tuttavia ‘inps non rinuncia nel suo accanimento contro gli invalidi, considerando forse troppo “ricco” l’assegno di invalidità civile di 275.87 euro al mese.
Infatti, come scrive il direttore generale dell'Inps Mauro Nori: "In attesa della preannunziata nota ministeriale a
chiarimento della complessa materia dei limiti reddituali delle pensioni di inabilità civile e in considerazione di un’interpretazione costituzionalmente orientata degli art.12 e 13 della legge
118/1971 (sulla pensione di inabilità e l'assegno mensile per gli invalidi civili, ndr) si ritiene di non modificare l'orientamento amministrativo assunto a suo tempo dal Ministero dell'Interno e
successivamente confermato nel tempo da questo Istituto". Pertanto - prosegue la nota-, “sia nella liquidazione dell'assegno ordinario mensile di invalidità civile parziale, sia per la
pensione di inabilità civile si continuerà a far riferimento al reddito personale dell'invalido".
Scrivi commento