Per discutere delle prossime iniziative di lotta e fare il punto sullo stato attuale:
SABATO 1° marzo 2014 - ore 15,30 - ASSEMBLEA
presso il CENTRO DI INIZIATIVA PROLETARIA “G. TAGARELLI”
Via Magenta 88 Sesto San Giovanni
O.d.G.:
1) informazioni sugli incontri con i parlamentari a sostegno del Piano Amianto Nazionale, sullo stato delle proposte di legge (una al Senato e due Camera) sull’amianto;
2) stato della trattativa con l’Inail, contenzioso con il liquidatore della Breda e informazioni sulle cause legali contro l’INPS;
3) informazioni sulla Giornata Mondiale contro l’amianto e sul corteo in ricordo dei nostri compagni morti;
4) varie.
DIRITTI DEI LAVORATORI: la lotta continua.
La lotta per il riconoscimento dell’esposizione all’amianto degli ultimi sette lavoratori (Pierino B. è recentemente andato in pensione dopo aver vinto la causa) che avevano presentato domanda entro i termini di legge (15.6.2005) e contro il liquidatore della Breda Fucine per il rilascio dei curriculum con le mansioni svolte continua.
L’assemblea dovrà decidere le risposte contro l’Inail che continua a negare i diritti ai lavoratori.
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Morti per amianto alla Pirelli di Milano: Il processo contro i dirigenti continua e gli operai… continuano a morire.
Il 24 gennaio alle ore 9,30 nell’aula 6 del 3° piano del Palazzo di Giustizia di Milano c’è stato l’interrogatoriodei 10 lavoratori chiamati a testimoniare. Solo 8 erano presenti perchè nel frattempo due sono deceduti.
Il primo degli 8 ex lavoratori (classe 1943) chiamati dal P:M. Dott. Maurizio Ascione a descrivere le condizioni di lavoro nella fabbrica quando lavorava (dal 1972 al 1984) e le sostanze usate nel processo di produzione, ha descritto le condizioni di lavoro del reparto cinturati pesanti (gomme) e, a precise domande sull’amianto ha affermato: “eravamo circondati dall’amianto”, “l’amianto era presente su tutte le lavorazioni a caldo, “sui macchinari”, “sui tubi” e “l’azienda non ci ha mai informato sui rischi che correvamo”, “lavoravamo in locali polverosi (nerofumo, ecc) e ho visto che i manutentori senza mezzi di protezione individuali coibentavano i tubi con le mani”. Alla domanda del P.M. se avesse contratto malattie, ha risposto: “Sì, ho un tumore alla prostata, uno alla vescica e mi hanno tolto un polmone”.
2° teste - Operaio manutentore elettricista classe 1946 in servizio dal 1968 al 1998.
A domande del PM e degli avvocati ha risposto: “ l’azienda era piena di amianto”, “nessuno ci ha informato sui rischi” e c’erano “reparti infernali” come la “sala mescole”. Alla domanda del P.M. se avesse problemi di salute, ha risposto: “Ho un tumore al rene”.
3° teste - classe 1930 in Pirelli dal 68’ all’85’, lavoratore addetto alla mensa e al reparto “cinturato” ha ribadito che sull’amianto non era stata data “nessuna informazione sui rischi” e che gli ambienti di lavoro “erano sempre insalubri”
4° teste - operaio manutentore delle caldaie dal 52’ all’84’ ha dichiarato che l’amianto era “ovunque nelle gallerie dove lavorava”
5° teste - operaio del reparto cavi, classe 1938, addetto alle trafile PVC e vulcanizzazione, “l’amianto c’era nei cavi intrecciati e nell’ambiente”. Alla domanda del P.M. su eventuali malattie ha risposto: ” Ho un tumore al rene e uno alla vescica”.
6° teste, operaio del reparto vulcanizzazione gomme (rep. 8691), (classe 1937), Si lavorava “con la carcassa della gomma riempita d’amianto” e “c’era nebbia in reparto per la polvere”, “i capi non davano mascherine”, “le ventole non aspiravano” e alla rituale domanda del P.M. ha risposto: “Operato alla vescica”
7° teste - operaio del reparto mescole dal 73’ all’81’, classe 1924, “non ci davano nessuna informazione sui rischi” e “non c’erano mascherine”.
8° teste - assistente di produzione alla copertura delle gomme, dipendente Pirelli dal 1969 al 1989 che ha dichiarato che dopo aver visto tutti i suoi amici andati in pensione morire poco dopo, anche lui subito dopo la pensione ha avuto “tumori alla vescica e al rene”.
Crediamo che la pura sintesi delle testimonianze esprima chiaramente cosa significa la ricerca del massimo profitto da parte d’industriali e dirigenti senza scrupoli, coperti da istituzioni complici e da politici e sindacalisti sul libro paga dei padroni, che ha portato alla morte decine di migliaia di persone.
Lo sfruttamento degli esseri umani è un crimine contro l’umanità. Chi non
rispetta la salute dei lavoratori e dei cittadini, condannandoli a morte per risparmiare sulle misure di sicurezza, è un criminale e come tale va perseguito.
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In occasione della giornata mondiale contro l’amianto quest’anno il corteo
In ricordo di tutti i lavoratori assassinati in nome del profitto
contro lo sfruttamento degli esseri umani e la distruzione della natura
si farà Sabato 26 aprile 2014 – ore 16.00 corteo
partenza dal Centro di Iniziativa Proletaria “G.Tagarelli” di via Magenta 88,
Sesto San Giovanni, fino alla lapide di via Carducci
Lapide posta dai lavoratori delle fabbriche di Sesto in Via Carducci
Chiediamo a tutti gli associati la massima partecipazione, organizzandosi per essere presenti numerosi come sempre insieme alle loro famiglie. Vogliamo ricordare che i danni provocati all’ambiente e agli esseri umani sono giganteschi. Questa strage avrà il suo picco massimo attorno al 2020 – 2030. In Italia ci sono circa 4.000 morti all'anno. La strage provocata dall’amianto è uno dei più grandi “crimini di pace” del XX° secoloe in Italia sono ancora molte le questioni aperte. Le bonifiche delle coperture in cemento-amianto (si stima in circa 32 milioni di tonnellate), la bonifica delle reti degli acquedotti con migliaia di km. di tubazioni in cemento/amianto per l'acqua "potabile", delle scuole, degli edifici pubblici e dei siti industriali dismessi è un problema non più rinviabile e una vera emergenza.
La lotta e la solidarietà continuano..…:
Ringraziamo Pierino B che, vinta la causa contro l’Inps e ottenuto dall’Inail il certificato di esposizione amianto, hanno voluto fare una sottoscrizione importante al Comitato
Rinnovo tessera 2014
Non deleghiamo a nessuno la difesa dei nostri interessi. Siamo noi stessi gli artefici del nostro destino. La tessera, insieme alla partecipazione alle iniziative è la forma di appartenenza minima al nostro Comitato. Insieme alle sottoscrizioni dei soci, ci permette di essere indipendenti e autonomi, politicamente ed economicamente, da istituzioni, partititi politici, sindacati, e organismi religiosi. L’assemblea degli iscritti al Comitato ha deciso all’unanimità che ai soci che da 2 anni non rinnovano la tessera non verrà più inviato il bollettino informativo. Invitiamo quindi tutti a rinnovarla e a partecipare alla vita del Comitato. Il costo della tessera è di € 25 annue.
mail: cip.mi@tiscali.it http://comitatodifesasalutessg.jimdo.com
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