Eureco, i parenti e la paura: volevano incolpare i morti
La sentenza d’Appello per la strage di Paderno di Daniela Salerno – IL GIORNO
Paderno Dugnano (Milano), 18 giugno 2015 - «Nessuno restituirà il padre a mia famiglia». Così Antonella Riunno, compagna di Salvatore Catalano, una delle vittime dell’Eureco, commenta la sentenza che in secondo grado ha confermato la condanna a cinque anni di reclusione a Giovanni Merlino, titolare dell’azienda. Sono passati quasi cinque anni dal tragico incidente in cui persero la vita quattro operai. Oggi la sentenza d’Appello davanti ai parenti delle vittime e a qualcuno dei sopravvissuti. «All’inizio temevamo il peggio – continua la Riunno –. La difesa continuava a ritrarre Merlino come un esemplare imprenditore e a scaricare le responsabilità dell’incidente sugli operai». Si respirava un’aria di tensione ieri in tribunale durante l’udienza contro l’amministratore delegato dell’Eureco.
«Abbiamo sentito gli avvocati della difesa che hanno descritto l’imputato come un “benemerito dell’ecologia“, disponibile a investimenti per la salute nel luogo di lavoro, generoso nel demandare incarichi, al punto che la responsabilità dell’incendio, stando alla loro versione, doveva attribuirsi a uno dei quattro lavoratori morti – spiegaMario Petazzini, del comitato per le vittime dell’Eureco –. Fortunatamente la sentenza di primo grado è stata confermata anche se purtroppo rimane insoluto, con riflessi preoccupanti per le famiglie coinvolte, l’aspetto dei mancati risarcimenti».
Si dovrà attendere infatti il prossimo 17 dicembre per il processo civile che stabilirà il risarcimento per le famiglie degli operai coinvolti, per il Comune di Paderno e per la Cgil. «Ciò che ci preoccupa di più – continua Petazzini – è che sia l’imputato che Carige, con cui Merlino aveva stipulato un’assicurazione, si rifiutano di risarcire le parti lese non direttamente dipendenti dell’azienda, nonostante appartenessero a una cooperativa esclusivista Eureco». Intanto il Comune continua ad opporsi all’apertura di una simile azienda di stoccaggio di rifiuti nella stessa area dell’Eureco, dove ad oggi vi sono solo uffici. Il sindaco Marco Alparone: «La nostra è una scelta politica doverosa, una risposta dopo la tragedia».
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