Riportiamo dal giornale ZONANOVE (Milano) di luglio 2015, giornale di NIGUARDA - CA’ GRANDA – BICOCCA - PRATOCENTENARO – ISOLA distribuito in 32000 copie.
Per la
Ricorrenza della strage di Viareggio una delegazione anche da Niguarda.
Michele Michelino
Ad un passo dai binari dove sei anni fa un treno deragliato carico di gpl, incendiandosi, ha ucciso 32 persone, si continua a chiedere giustizia, come per gli operai morti d'amianto alla Breda di Sesto San Giovanni e alla Pirelli.
Gli amministratori delegati di due delle società pubbliche più importanti ora sotto processo con accuse pesantissime sono ancora al loro posto, anzi sono stati promossi: Moretti da Ferrovie a Finmeccanica ed Elia da Rfi a Ferrovie.
Le vittime continuano a lottare per la giustizia, ma le nostre istituzioni, il nostro Governo, i responsabili sembra che li abbiano già assolti!".
Le voci di tutte le stragi d’Italia strette intorno a Viareggio
Gli operai Breda e Pirelli organizzati nel Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di lavoro e nel Territorio (alcuni abitanti a Niguarda), i famigliari della Thyssenkrupp, i famigliari della tragedia del Moby Prince, traghetto in fiamme nelle acque di Livorno, ,le vittime dell’Eternit e del terremoto dell’ Aquila.
Le vittime delle stragi dimenticate con le loro storie di un'Italia che crolla, esplode, brucia per la follia e la negligenza dell'uomo che in nome del profitto calpesta la dignità e la vita umana sfilano in corteo per chiedere giustizia e verità a sei anni dalle strage di Viareggio in cui hanno perso la vita 32 persone. Come ogni anno un lungo corteo di migliaia di persone sfila fra le vie della città fra due ali di folla che hanno applaudito, ricordando."I nostri figli sono stati ammazzati per risparmiare"; "Mio figlio è morto sotto le macerie del terremoto e per due volte la giustizia italiana mi ha negato il diritto a costituirmi parte civile"; "C'è chi ha dato a chi causa tutto questo la patente dell'impunibilità";
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