DI LAVORO E SFRUTTAMENTO SI CONTINUA A MORIRE
Ieri 13 marzo a Cavriana, (MN) verso le ore 13.30 è morto un operaio 51enne nel cantiere di costruzione della tangenziale di Guidizzolo, in località San Giacomo di Cavriana.
L’operaio è stato colpito da un pezzo di gru che ha improvvisamente ceduto, schiacciando. Mercoledì scorso un altro operaio, aveva perso la vita, in quel caso per un infarto mentre era al lavoro per la realizzazione della tangenziale.
Secondo l’Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro dal 1° gennaio 2018 al 13 marzo sono 107 i morti sui luoghi di lavoro in Italia, di cui 12 in Lombardia (ricordiamo che sono almeno altrettanti i lavoratori morti sulle strade e in itinere nelle province e non sono conteggiati i morti sulle autostrade).
Nel 2017 i morti sui luoghi di lavoro sono stati 632, oltre 1350 con le morti per infortunio con i mezzi di trasporto.
In una società in cui l’unico diritto riconosciuto è quello del profitto a scapito della sicurezza e della salute gli operai continuano a essere carne da macello. Ora come sempre si aprirà la solita inchiesta con avvisi di garanzia ai manager che come sempre finirà con l’impunità dei responsabili.
O noi operai ci organizziamo contro questo sistema sociale, dove i borghesi si appropriano e arrochiscono sul nostro lavoro e sulla nostra pelle o continueremo a essere sfruttati e morire per il profitto.