Amianto: riprende il processo alla scala.Tra le vittime anche il soprano Edith Martelli.
In settembre riprendono le udienze del processo per i morti d’amianto al
teatro alla scala con due udienze. Il 6 dalle ore 9.30 alle 17.00 ci sarà la deposizione del teste del PM e il controesame degli avvocati delle difese degli imputati.
Il 27 settembre a Palazzo della Giustizia dalle 11.30 alle 17.00 nell’aula 9
(piano terreno), sono convocati dal PM dott Maurizio Ascione davanti alla giudice
Mariolina Panasiti, Presidente della 9° sezione penale, come testi
quattro ex sindaci: Carlo Tognoli, Gian Paolo Pillitteri, Giampiero Borghini e Marco Formentini.
In questo processo sono imputati 5 dirigenti del Teatro alla Scala per
omicidio colposo e lesioni colpose per 10 decessi e altri casi di malattia dovuti all'amianto presente nel “tempio della lirica”. Secondo l’accusa i dirigenti erano a conoscenza della presenza nel Teatro
dell’amianto, di cui era nota la pericolosità mortale, ma non hanno protetto adeguatamente i lavoratori, negando le informazioni obbligatorie e non fornendo adeguati mezzi di protezione e
gli ex sindaci saranno sentiti su quanto è di loro
conoscenza.
Intanto si allunga la conta dei morti fra chi ha lavorato nel Teatro. Nel mese
di giugno l’amianto ha provocato un’altra vittima, il soprano Edith Martelli,
morta all’età di
86 anni a Legnano, anch’essa per il mesotelioma, tumore della pleura causato dalle fibre di amianto respirato forse nei 25 anni trascorsi nel tempio della musica milanese, la Scala.
Il tumore della soprano si è manifestato a distanza di decenni – il periodo di latenza è molto lungo, arriva anche a 40/50 anni – dopo aver
respirato le invisibili fibre killer d’amianto di cui fino agli anni Ottanta erano pieni tutti i teatri, Scala compresa, dagli apparati scenici, ai sipari, alle quinte.
Nel frattempo altri lavoratori si sono ammalati e altri due sono deceduti.
In questo processo sono stati ammessi come parti civili i familiari dei deceduti, il Comitato Ambiente e Salute del Teatro alla Scala, il
sindacato CUB Informazione Spettacolo, il Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro di Sesto, Medicina Democratica, Associazione Italiana Esposti Amianto, la CGIL, INAIL e ATS (ex
ASL), ANMIL.
L’amianto ha ucciso prima gli operai - gli elettricisti, i siparisti - e poi anche cantanti e un
direttore d’orchestra e, non si esclude, anche qualche assiduo frequentare del Teatro.
L’amianto, se non bonificato, è un killer silenzioso che non guarda in faccia nessuno e colpisce, indistintamente, tutti coloro
che vi sono esposti. Oltre alla necessità di fare giustizia per le vittime, questa è la ragione per di avviare al più presto le bonifiche.
Michele Michelino