Amianto al Tetro alla Scala
GLI EX SINDACI, CONVOCATI COME TESTIMONI, SI RIFIUTANO DI TESTIMONIARE AVVALENDOSI DELLA FACOLTÀ DI NON RISPONDERE
Nell’ udienza di oggi, giovedì 27 settembre, a Palazzo di Giustizia 3 dei 4 ex sindaci convocati come testi - Carlo Tognoli, Gian Paolo Pillitteri, Giampiero Borghini, già usciti dal processo in fase preliminare per una sentenza del gup Alessandra Simion - dopo le delucidazioni di rito del Giudice che ha ricordato loro che potevano avvalersi della facoltà di non rispondere essendo stati prosciolti dal Giudice per le Udienze Preliminari e che il processo avrebbe potuto riaprirsi a loro carico in caso di dichiarazioni rilevanti - si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, negando anche il permesso alle telecamere della RAI di riprenderli mentre erano seduti sul banco dei testimoni.
Il legale del 4° ex sindaco Marco Formentini, assente, ha comunicato al PM. Dott Maurizio Ascione e al giudice Mariolina Panasiti che il suo assistito “a causa dell’età avanzata era impossibilitato a venire in udienza”.
Il giudice, preso atto, ha congedato i testi. Tuttavia, su richiesta del PM, ha richiesto in aula la testimonianza di Formentini alla prossima udienza, prevista verso il mese di febbraio/marzo 2019 perché a causa della riorganizzazione della IX Sezione Penale del Tribunale ad oggi non era in grado di fissare le date delle prossime udienze
Fuori dal tribunale il nostro comitato (sempre presente in aula), insieme alle altre associazioni e parti civili, ha organizzato un presidio davanti all’ingesso del Palazzo di Giustizia per far sentire al giudice la voglia di giustizia in un tribunale come quello di Milano che finora ha sempre assolto gli assassini.
Anche se in questo processo i 4 ex sindaci sono stati ritenuti dal Tribunale non imputabili, per noi non è così.
Noi riteniamo tutti i sindaci pro-tempore colpevoli in quanto primi responsabili della salute dei cittadini sul territorio. Essi quindi, e i 4 citati stamani compresi, sono comunque responsabili della morte di centinaia e migliaia di cittadini, al pari del governo e di altre istituzioni che nulla hanno fatto per bonificare il territorio e impedire queste morti annunciate.
L’amianto è un killer silenzioso che colpisce a distanza di anni che non guarda in faccia nessuno e colpisce, indistintamente, tutti quelli che vi sono esposti. Oltre alla necessità di fare giustizia per le vittime, questa è la ragione per di avviare al più presto le bonifiche.
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