L’Italia è il paese delle stragi di stato e
fasciste.
Oggi rendiamo onore ai morti della strage di Bologna e solidarietà ai loro famigliari. Il 2 agosto del 1980 alle 10,25 esplose una bomba nella sala d’aspetto di seconda classe della stazione di Bologna. L’esplosione investì il treno in sosta al binario uno tunnel sotto i binari e fece crollare l’ala sud-ovest della stazione, causando 85 morti e più di 200 feriti, il più alto numero di vittime in un attentato nella storia del Paese e come sempre dopo l a strage di Piazza Fontana (1969), e quella del treno Italicus (1974). Nel paese delle stragi di stato e industriali, molti documenti compromettenti per lo stato sono stati fatti sparire o nascosti in qualche cassetto o in qualche armadio.
Una delle stragi che si compie ogni giorno tuttora impunità è quella che riguardo i morti sul lavoro e di malattie professionali. Lo stato considera “normale che miglia di lavoratori ogni anno vengano assassinati per il profitto e la “giustizia” dei padroni lascia impuniti i colpevoli di questi reati.
Un esempio è quello delle stragi industriali, dell’amianto, che continua e
continuerà ad uccidere ogni giorno, a mietere vittime se non si bonifica il territorio.
Per anni i padroni, industriali e manager senza scrupoli, pur di
risparmiare pochi centesimi e aumentare i profitti, non hanno esitato a far lavorare gli operai senza adeguate misure di sicurezza, non rispettando le misure minime di prevenzione e protezione
individuali e collettive necessarie nelle lavorazione della fibra d'amianto.
Insieme ai lavoratori, migliaia di cittadini sono morti per mesotelioma,
tumori polmonari, asbestosi e altre patologie dell’amianto, uomini e donne “colpevoli” di aver respirato la fibra killer senza nessuna protezione.
Una società civile non può accettare che padroni e manager rimangano impuniti e continuino ad arricchirsi sfruttando, avvelenando e inquinando il territorio, i lavoratori e i cittadini.
La sicurezza nelle fabbriche, nei
territori e in tutti i luoghi di lavoro, obiettivo che perseguono con la mobilitazione e lotte le associazioni e i comitati da anni finora inascoltati, va fatta rispettare con sanzioni adeguate
che servano a scoraggiare chi non la rispetta.
Questo sistema economico, politico, giudiziario basato sullo sfruttamento dell’uomo sull’uomo, concede l’impunità e la licenza di uccidere a chi ha soldi per comprarsela. Lo Stato italiano complice di tutte le stragi è complice di questa mattanza operaia.
Per le vittime al danno si aggiunge la beffa. Da anni i comitati e le associazioni si battono contro la prescrizione e l’immunità per gli assassini.
Anche oggi sentiremo belle parole di rappresentanti del governo alla commemorazione dei morti della strage di Bologna, tanto le parole non costano nulla. Noi in ogni caso non dimentichiamo che i governi che si sono avvicendati in Italia sono responsabili di avere coperto molte stragi fasciste e di stato e nei fatti continuano a mantenere il segreto su queste stragi.
Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel
Territorio
Mail:
cip.mi@tiscali.it
Web: http://comitatodifesasalutessg.jimdo.com