Lettera a Repubblica firmata da molte associazioni e dal Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio.
Torre Piloti, noi parte civile solo per chiedere giustizia
LA LETTERA. La Repubblica 28 settembre 2020
Cara Repubblica, Riteniamo doveroso intervenire su alcune questioni mosse dal Professor Coletti in merito alla sentenza di primo grado del processo “Torre Piloti Bis” apparse nel vostro articolo del 20 settembre ultimo scorso Intanto ci preme rilevare, noi lo abbiamo ben imparato, come sia inopportuno commentare i verdetti prima della pubblicazione delle motivazioni, la cui funzione è quella di chiarire quale ragionamento abbia portato i magistrati a quella conclusione.
Pertanto non entreremo nel merito delle riflessioni fatte dal professore nella parte iniziale del suo articolo, sommarie e prive di fondamento giuridico.
Ci corre invece l’obbligo di esprimere un nostro parere quando si argomenta sul ruolo della parte civile nel processo penale, una intrusa per alcuni, un’ospite per altri, ed anche a proposito della paventata sudditanza psicologica dei magistrati nei confronti del dramma dei parenti delle vittime.
Intanto è bene precisare che la costituzione di parte civile, legittima, in processi così complicati, non è certo una scelta facile e scontata, anzi viene fortemente scoraggiata dai drammatici tempi della giustizia che affliggono il nostro paese e dalla necessità di risorse economiche. Per questo in molti siano costretti ad accettare i patteggiamenti e a rinunciare all'esercizio di tale diritto.
Noi abbiamo deciso di percorrere questo difficile cammino, che richiede un notevole dispendio di energie, consapevoli che nelle aule di tribunale ci si debba entrare con la sola aspettativa di una giusta sentenza, nel nome e negli interessi del popolo italiano. In questa direzione vanno i nostri sforzi, il pietismo non ci appartiene, non ci anima nessuno spirito di vendetta e siamo contro qualunque forma di giustizialismo.
Ne è conferma la nostra scelta di impegno civile nelle battaglie per la sicurezza delle infrastrutture, sicurezza sui posti di lavoro, prevenzione di disastri ambientali e non ultime quelle per la giustizia, ma anche il continuo lavoro che svolgiamo su tutto il territorio nazionale affinché dei disastri che ci riguardano rimanga memoria, proprio come insegna Primo Levi.
Quando però nell'articolo in questione si parla di “giustizia popolare” non siamo noi ad essere offesi ma l’integrità professionale ed intellettuale dei magistrati e, cosa grave, ciò viene fatto in maniera gratuita senza che vi sia un solo elemento a supporto di tale tesi.
Concludiamo con due parole su Adele Chiello, perché chiamata in causa e perché ne conosciamo lo spessore morale, avendola a fianco nel nostro cammino.
Viene citata dal professor Coletti a proposito del fatto di presentarsi in aula con la foto di suo figlio Giuseppe, a detta del professore “a monito”. Fuori da qualunque retorica, la detestiamo, le diamo una nostra interpretazione di tale abitudine: Adele ha perso un figlio ma non ha mai smesso di esserne la madre e tenere quella foto al collo le dà la forza di continuare a farlo.
Il Comitato Nazionale “Noi non Dimentichiamo” (Crollo Torre Vts Genova) (Comitato ricordo parenti vittime ponte Morandi) (Associazione 140 familiari vittime Moby Prince) (Comitato Matteo Valenti) (Associazione vittime della scuola elementare di San Giuliano di Puglia 31/10/2002) (Legami d’acciaio) (Comitato familiari vittime casa dello studente) (Il mondo che vorrei onlus associazione) (Vittime del Salvemini) (Fondazione 6 aprile per la vita l’Aquila associazione 309 martiri dell’Aquila) (Comitato Emilia vite scosse) (Avus — 6 aprile) (Fondazione 6 aprile per la vita) (Associazione Anna Aloysi incidente ferroviario Andria-Corato 12 luglio 2016) (Comitato vittime di Rigopiano) (Cittadini per la memoria del Vajont) (Genitori generazione Erasmus) (Gruppo familiari vittime lavoro) (Associazione il sorriso di Filippo) (Associazione genitori tarantini) (Il comitato no deposito Gpl Chioggia) (Il comitato per la difesa della salute nei luoghi di lavoro e nel territorio di Sesto San Giovanni)